Da oggi, con cadenza mensile, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea pubblicherà una newsletter. Grazie all’impegno volontario di giornalisti e alla disponibilità del nostro personale, vogliamo offrire agli iscritti e alle iscritte – e a chi ha interesse per quello che facciamo – informazioni sulla nostra attività, suggerire letture, proporre interviste e raccontare il nostro patrimonio archivistico.
Questo primo numero, in uscita vicino all’8 marzo, è dedicato al ruolo delle donne nella Resistenza, nella società di oggi e nelle battaglie per la democrazia e la pace. Donne protagoniste ma spesso dimenticate. Negli anni della lotta al fascismo e al nazismo hanno rischiato la vita nelle brigate partigiane, facendo le staffette, ospitando in casa perseguitati politici ed ebrei, dando rifugio ai renitenti alla leva della repubblica di Salò. Molte sono state vittime delle stragi operate dai nazifascisti. La conquista del diritto di voto non fu un regalo ma un tardivo riconoscimento. Nella Repubblica hanno contribuito in prima fila all’impegno per migliorare le condizioni di vita di tutti, assumendosi spesso due pesi, quello del lavoro e quello della vita domestica. Alcuni obiettivi sono stati conquistati. Ma la piena parità resta lontana, così il concreto riconoscimento nelle funzioni dirigenziali e l’uguaglianza nel trattamento economico. La violenza di genere, purtroppo, persiste.
Tuttavia, il movimento delle donne ha trasformato in modo non violento il Novecento, ampliandone i diritti e le libertà. Conquiste importanti che, oggi più che mai, l’intera comunità è chiamata a difendere, a partire dai valori di giustizia, di uguaglianza e partecipazione, respingendo discriminazioni e derive autoritarie e illiberali. La Resistenza ci ha insegnato che la democrazia si costruisce insieme, donne e uomini dalla stessa parte.
Vannino Chiti – Presidente ISRT
